Giù le mani da Ovidio

Columbia University: segnalare i «rischi» della lettura di testi greco-romani
La lettura delle Metamorfosi di Ovidio può arrecare gravi disturbi alla psiche dei laureandi.

Eva Cantarella, “Corriere della Sera”, 23 maggio 2015

Povero Ovidio, non bastava l’esilio nella desolata Tomi, sul Mar Nero, dove lo spedì Augusto e dove finì i suoi giorni. La colpa, quella volta, fu l’aver dedicato un libro all’«Arte di amare»: un cattivo esempio, una lettura pericolosa per l’onestà delle donne romane. Adesso a fargli rischiare di essere messo al bando, questa volta non da Roma ma dalla cultura classica, sono le Metamorfosi. Un assoluto capolavoro: se esistesse un elenco delle opere letterarie patrimonio dell’umanità le Metamorfosi dovrebbero rientravi. Composte di circa 12.500 versi divisi in 15 libri (e spesso giustamente definite una «enciclopedia della mitologia classica»), esse raccolgono e rielaborano più di 250 miti greci: tra i quali quelli di Dafne e di Proserpina, per colpa dei quali sono finiti nell’elenco dei libri della cui potenziale pericolosità, in alcune università americane, i professori dovrebbero allertare gli studenti. Leggerli potrebbe provocare un trauma, nella specie in chi, come Dafne e Proserpina, avesse subito una violenza sessuale. Con tutto il rispetto per chi ha subito un atto così ignobile, come non valutare la gravità delle conseguenze di una simile pratica? Nella Columbia University di New York, una delle più prestigiose del Paese, il corso nel cui programma i professori dovrebbe avvertire del rischio è quello chiamato Great Books (opere letterarie da Omero a oggi), obbligatorio per tutti gli studenti del College. Se la pratica si diffondesse quanti sarebbero, nel giro di qualche anno, i giovani americani che conoscerebbero l’esistenza di una della opere più importanti della cultura occidentale, che ha ispirato autori come Dante, Boccaccio, Chaucer e Shakespeare? Spaventa davvero, in questo episodio, il disprezzo per la cultura classica di Paesi (purtroppo non solo al di là dell’ oceano) che in quella cultura affondano le proprie radici e che sembrano non rendersi conto di cosa significhi dimenticarle.

La richiesta di alcuni studenti della Columbia University è presentata nell’articolo Our identities matter in Core classrooms, pubblicato il 30 aprile sul “Columbia Spectator”. CLICCA QUI per leggere l’articolo.

Ovid’s “Metamorphoses” is a fixture of Lit Hum, but like so many texts in the Western canon, it contains triggering and offensive material that marginalizes student identities in the classroom. These texts, wrought with histories and narratives of exclusion and oppression, can be difficult to read and discuss as a survivor, a person of color, or a student from a low-income background.

L’approfondimento del “Washington Post”. CLICCA QUI.

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Il sito latinorum.tk è nato per accompagnare le mie lezioni dedicate alla cultura latina, per proporre divagazioni "extra ordinem" sulla classicità e per condividere in rete percorsi e materiali. Si tratta di un lavoro in fieri, che si arricchirà nel tempo di pagine e approfondimenti. Grazie anticipatamente a chi volesse proporre commenti, consigli, contributi: "ita res accendent lumina rebus…" Insegno Italiano & Latino al Liceo Scientifico ”G. Galilei” di San Donà di Piave, in provincia di Venezia. Curo anche il blog illuminationschool.wordpress.com e un sito dedicato a Dante e alla Divina Commedia, www.dantealighieri.tk.
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